Tuesday, August 28, 2018

Fear di Eliana Fasani - Rubrica "Libri e scrittori"

Buonasera lettori!
Come sono andate le vostre vacanze? Io sono riuscita a prendere un po' più di colore, rispetto agli anni precedenti, sforzandomi e andando al mare nelle ore più calde (rischiando di bruciarmi e di sciogliermi!). Nonostante non sia un'amante dell'estate (molti di voi già lo sanno) ho vissuto questi mesi con un po' più di leggerezza perché non avevo esami da preparare e così ho deciso di prendermi del tempo libero da dedicare a me stessa. Non ho letto tantissimo perchè, come ho già detto, sono stata al mare ed ho preferito uscire, ma tra i libri letti ce ne è uno  di cui vorrei parlarvi che è di una scrittrice emergente italiana.
Sto parlando di Fear di Eliana Fasani
Chi di voi bazzica su instagram avrà sicuramente visto qualche foto e letto qualche recensione, e così, anche io spinta dalla curiosità, ho deciso di contattare la scrittrice che, gentilissima, mi ha inviato una copia del suo libro! Innanzitutto vorrei ringraziarla per aver collaborato con me ed il mio blog ed avermi dato soprattuto la possibilità di leggere il suo libro ( lo avrei comprato comunque!). 


"Se l'inaspettato stravolgesse d'un tratto la tua esistenza, a cosa saresti disposto per sopravvivere? A quali valori riusciresti ad aggrapparti e quali altri perderebbero invece d'importanza? Liz non si è mai posta domande del genere. Perché dovrebbe? La sua vita è totalmente, incondizionatamente perfetta: ha una famiglia che la ama, voti alti a scuola e molti, troppi amici che la idolatrano. Ma se accadesse l'impensabile? In un giorno come tanti altri, dal cielo arrivano gli Esterni e le loro intenzioni, fin da subito, appaiono non esattamente pacifiche. A questo punto, Liz dovrà scegliere: arrendersi a loro o lottare con le unghie e con i denti? Rinunciare a combattere vorrebbe dire divenire burattini nelle mani dei misteriosi Esterni. Opporsi, invece, significherebbe reagire, combattere, resistere. Quale sarà la scelta giusta da prendere per Liz, quella che potrà donare ancora un briciolo di speranza in ciò che resta dell'umanità?"



Fear è il primo volume della Contact Saga, un distopico ambientato in un futuro nel quale la sopravvivenza è tutto ciò che rimane. Liz, la protagonista, non lotta solo per la sua di vita ma soprattutto per quella del fratellino di otto anni, Liam. Ogni giorno è scandito dai pensieri della ragazza che cerca di farsi coraggio ed uscir fuori, una passeggiata incontro alla morte in cerca di cibo, in cerca di ciò che potrebbe essere vitale per il suo fratellino. Ogni giorno è scandito dalla rabbia che la ragazza prova per ciò che quegli esseri, gli Esterni, hanno fatto al suo mondo, un mondo  nel quale Liam non potrà crescere libero e felice. Ogni giorno Liz vive con la paura di non tornare più a casa, con la paura che suo fratello possa non averla più al suo fianco o che peggio possa trovare la morte.

Perchè gli Esterni non solo hanno distrutto tutto ciò che chiamavano casa, tutto ciò che chiamavano amici e famiglia ma hanno lasciato che gli stessi umani, ormai manipolati a loro piacimento, adesso si uccidano tra di loro... E lottare per la vita significa lottare contro altri essere umani.
Non sempre chi si crede possa essere nostro amico lo è per davvero... E fidarsi, a volte, è meglio della morte stessa!

Amare sarà l'unica ancora di salvezza in un mondo che prova solo paura?

Mi sono ritrovata molto nei pensieri della protagonista, Liz, soprattutto nei riguardi del fratellino più piccolo, avrei avuto le sue stesse preoccupazioni e paure. Una paura che fa da filo conduttore del libro, che aleggia tra le pagine e tra i suoi pensieri e che monta pian piano anche nel lettore. Ci sono state delle scene nelle quali mi sono trattenuta a stento dal piangere (non voglio fare spoiler) soprattutto quelle dove Liz cerca di consolare il fratello nonostante sia una pezza anche lei e il coraggio via via stia scemando sempre più. Avrei preferito meno flussi di pensieri della protagonista e meno litigate tra lei e Finn, perchè a volte sentivo che erano scene ripetitive, ma lo stile della scrittrice è talmente fluido che non ho avuto pesantezza neanche in quelle parti. Eliana Fasani è riuscita a ricreare in me tante emozioni contrastanti, a volte piangevo, altre ero disperata o rabbiosa! E' abile nel coinvolgere il lettore emotivamente tramite scene ansiogene che sembra tu stia vivendo in prima persona ed altre veramente tristi (qui non faccio spoiler però, no no no!). 
Unica pecca, e qui l'autrice spero possa rimediare avendo il successo che si merita, è l'impaginazione ed il formato del libro che avrei preferito più piccolo! 
Per il resto io vi consiglio di acquistare questo libro, perchè è davvero difficile trovare un'autrice di romanzi distopici, italiana, così brava! 

Adesso non vedo l'ora di leggere il seguito! 

 Qui potete trovare il link amazon per acquistare il primo volume della Contact Saga!


Con questo libro inauguro una nuova rubrica qui sul blog, Libri e scrittori, per dare un po' di spazio in più agli scrittori emergenti in questo luogo virtuale che chiama casa! Mi piacerebbe parlare non soltanto di libri ma anche dell'esperienza degli scrittori emergenti italiani, con interviste e/o post scritti da loro! :)
Chi volesse avere qualche informazione in più può contattarmi all'indirizzo email: alessandralagioia@tiscali.it

Thursday, July 19, 2018

- Review Party: La stazione dei bagagli smarriti

Buongiorno lettori! Oggi ho il piacere di ospitare nel mio blog il Review Party del nuovo libro di Ornella De Luca.
Ho avuto modo di leggere questo romanzo in anteprima e, come per la maggior parte dei libri di Ornella, sono rimasta davvero molto colpita anche da questo romanzo letto in pochi giorni!

Un amore proibito dalla legge.
Un gatto pasticcione alla ricerca dei suoi padroni.
Un locale dove si avverano i sogni.
L'autunno a New York.


La stazione dei bagagli smarriti, terzo libro auto conclusivo della serie The Orphanage, parla di un altro dei ragazzi orfani cresciuti a villa Sullivan, Daniel. Come Homer e Lennox, anche lui ha un passato alle spalle che pesa forte come un macigno nel petto e che lo spaventa perchè l'unica incertezza della sua vita piena di regole e di progetti. Tutto è programmato con una precisione "chirurgica",  sa che da grande vorrà fare il medico per aiutare gli altri, proprio come faceva da piccolo nell'orfanotrofio per i suoi amici. Decide, dopo esser stato licenziato  dal lavoro di barista, di trasferirsi a New York e continuare lì gli studi, riprendendo in mano la sua vita e sfidando il destino che potrebbe farlo rincontrare con Ivory
Presente e passato così si mescolano per farci conoscere a pieno la storia di Daniel e Ivory, un'orfana di villa Sullivan che inizialmente migliore amica diventerà poi sorella per legge. Un destino legato fin dall'inizio, come il laccio azzurro che la ragazza terrà al polso in ricordo del fratello, che li farà rincontrare, dopo dieci anni di silenzi ed incomprensioni, grazie ad un simpatico gatto trovatello. E sarà proprio quel gatto, Ronnie, e un viaggio alla ricerca dei suoi veri proprietari che farà riavvicinare i due ragazzi.  Attraverso confronti e confessioni finalmente riusciranno a dirsi tutto quello che non erano mai riusciti a dirsi guardandosi negli occhi. 
La narrazione a pov alterni  consente di comprendere meglio i sentimenti che muovono i protagonisti, senza lasciare nulla all'immaginazione, rendendo così la storia ancora più dinamica. Sia Daniel che Ivory vengono descritti in maniera intensa, nulla è lasciato al caso, anche il fatto che siano quasi degli opposti (lei forte e ribelle, lui dolce e responsabile) crea un connubio perfetto per una caratterizzazione dei personaggi così reale!


"Daniel è il laccio che mi lega alla vita. 
L'orologio fermo a un'ora che non ritornerà più.
Il cappello troppo grande che indosso nonostante tutto.
Daniel è la cura alla malattia dell'esilio.
È il lido a cui tornare, sempre."


Ho amato anche i personaggi secondari  che rendono questo romanzo ancora più divertente e simpatico. Come Brooklyn, amica, coinquilina e dipendente di Ivory, che sarà una sorta di "braccio destro" del destino  offrendo a Daniel un lavoro nel loro locale e creando così la giusta situazione per far parlare i due ragazzi. Ho amato Parker, un ragazzo simpaticissimo ( le sue battute e i suoi indovinelli  mi hanno fatta ridere parecchio) che Daniel conosce proprio all'inizio del romanzo e che diventerà suo coinquilino e amico d'avventure. 



Un romanzo che parla di seconde occasioni, di opportunità e di crescita
Ho amato i luoghi descritti da Ornella ed ho amato tutte quelle piccole particolarità che hanno reso questo libro il mio preferito della serie (dimenticarmi di Homer è stato abbastanza difficile)! Andando con ordine, quello che mi ha colpito di più è stata la maestria con cui l'autrice ha inserito all'interno di questo romanzo piccole perle cariche di significati nascosti. La stessa Stazione dei bagagli smarriti, che da il titolo al romanzo, è un locale che ha in se tutto il senso di questo libro: mai pensare al passato con tristezza e nostalgia ma fortificarsi attraverso esso per sognare e ridisegnare il proprio futuro. Il tutto raccontato attraverso delle serate a tema che dovrebbero davvero esistere nella realtà! Come quella in cui si cerca di realizzare i sogni dei clienti, in tutti i modi possibili: la serata dei desideri, organizzata ogni martedì. Si inseriva  un desiderio, scritto su un foglietto, ancora da realizzare, all'interno di una vecchia valigia che poi in serata veniva aperta. I biglietti venivano letti ad alta voce e si cercava così di realizzarne la maggior parte: rincontrare un famigliare di cui si erano perse le tracce, ritrovare un vecchio amico o un oggetto prezioso, rintracciare la famiglia di Ronnie, il gatto. Un luogo magico dove ogni cosa ha un suo significato, non è il classico pub dove mangiare in compagnia e poi andar via, ma  una posto dove sentirsi a casa e dove ritrovare la felicità perduta.


Potete trovare qui il post dedicato alla trama de La stazione dei bagagli smarriti, mentre qui il link per acquistare il romanzo su Amazon!

Buona lettura!


















Friday, July 6, 2018

Le recensioni di Giugno

Le letture di Giugno, tra alti e bassi, sono state abbastanza soddisfacenti, nonostante abbia avuto una dura sessione estiva causata da piccoli problemi di salute. Quelle di oggi  non saranno delle vere e proprie recensioni, ma solo un "mettere in ordine" dei pensieri sulle sensazioni che questi libri mi hanno dato. Ho pensato fosse meglio così per non creare un post lunghissimo e noiosissimo! Infatti credo che inizierò ( da Luglio, ovviamente ) a scrivere degli approfondimenti mirati per ogni testo che leggo e che quindi acquisterà una posizione più "riservata" all'interno di questo blog! Questo perchè vorrei cominciare a collaborare con altri scrittori emergenti, oltre la già citata Ornella De Luca, e ritagliare per ognuno di loro uno spazi dove avere anche un confronto, tramite brevi interviste o curiosità. Insomma quest'estate vorrei dare una ventata di freschezza a Diary of a coffee addicted, nonostante il caldo afoso degli ultimi giorni! Infatti avevo pensato per Settembre di cambiare anche layout e forse nome 🙈. 
Mi piacerebbe tanto sapere cosa ne pensate: idee o suggerimenti sono ben accetti!!!

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Non è la fine del mondo di Alessia Gazzola
Primo libro di Giugno e primo libro della scrittrice che leggo (tra l'atro è anche una mia compaesana), uno stile fresco, simpatico e ricco di riflessioni profonde sull'amore, sulla vita che fanno molto pensare alla voglia che c'è in ognuno di noi di realizzare i propri sogni, anche se a volte sembra proprio la fine del mondo! Non ho apprezzato molto la storia, un po' ripetitiva e scontata, e il finale lasciato lì con poche battute senza troppe pretese, però nel complesso mi è piaciuto. Il libro scorre velocemente senza tentennamenti, ti coinvolge raccontandoti le sventure della protagonista che nonostante tutto cerca di aver sempre coraggio e non abbattersi mai.  
Una lettura ironica da leggere sotto l'ombrellone!

Titolo: Non è la fine del mondo
Autore: Alessia Gazzola
Prezzo: € 10,50
Pagine: 219

Emma De Tessent. Eterna stagista, trentenne, carina, di buona famiglia, brillante negli studi, salda nei valori (quasi sempre). Residenza: Roma. Per il momento - ma solo per il momento - insieme alla madre. Sogni proibiti: il villino con il glicine dove si rifugia quando si sente giù. Un uomo che probabilmente esiste solo nei romanzi regency di cui va matta. Un contratto a tempo indeterminato. A salvarla dallo stereotipo dell'odierna zitella, solo l'allergia ai gatti. Il giorno in cui la società di produzione cinematografica per cui lavora non le rinnova il contratto, Emma si sente davvero come una delle eroine romantiche dei suoi romanzi: sola, a lottare contro la sorte avversa e la fine del mondo. Avvilita e depressa, dopo una serie di colloqui di lavoro fallimentari trova rifugio in un negozio di vestiti per bambini, dove viene presa come assistente. E così tutto cambia. Ma proprio quando si convince che la tempesta si sia finalmente allontanata, il passato torna a bussare alla sua porta: il mondo del cinema rivuole lei, la tenace stagista. Deve tornare a inseguire il suo sogno oppure restare dov'è? E perché il famoso scrittore che Emma aveva a lungo cercato di convincere a cederle i diritti di trasposizione cinematografica del suo romanzo si è infine deciso a farlo? E cosa vuole da lei quell'affascinante produttore che continua a ronzare intorno al negozio dove lavora?


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Red (La trilogia delle gemme) di Kerstin Gier
Il secondo libro è stato scelto tramite sondaggio sulla mia pagina instagram, un consiglio da parte dei miei amici che non mi ha deluso per niente! Ricordavo di aver comprato Red anni fa, colpita dalla trama, perchè in quel periodo ero attirata molto di più dai fantasy! Vi dico subito che appena ho terminato la lettura, in due giorni, ho dovuto subito acquistare anche gli altri due volumi perchè DOVEVO sapere cosa succedeva dopo! Ho adorato questo libro perchè, da amante della storia e del passato, sono sempre stata affascinata dai viaggi nel tempo, tematica che ricerco spesso nei libri (se avete consigli, sparate!). Con Red sono andata a nozze! Inoltre un'altra delle mie passioni sono l'alchimia e il Conte di Saint-Germain 🙈. Il libro si legge senza problemi, lo stile dell'autrice coinvolge e ti fa fremere pagina dopo pagina attraverso colpi di scena e personaggi ben descritti. 

Titolo: Red (Volume 1, La trilogia delle gemme)
Autore: Kerstin Gier
Prezzo: € 9,00
Pagine: 329

Per l'amica Leslie, Gwendolyn è una ragazza fortunata: quanti possono dire di abitare in un palazzo antico nel cuore di Londra, pieno di saloni, quadri e passaggi segreti? E quanti, fra gli studenti della Saint Lennox High School, possono vantare una famiglia altrettanto speciale, che da una generazione all'altra si tramanda poteri misteriosi? Eppure Gwen non ne è affatto convinta. Da quando, a causa della morte del padre, si è trasferita con la mamma e i fratelli in quella casa, la sua vita le sembra sensibilmente peggiorata. La nonna, Lady Arisa, comanda tutti a bacchetta con piglio da nobildonna e con l'aiuto dell'inquietante maggiordomo Mr Bernhard, e zia Glenda considera lei, Gwen, una ragazzina superficiale e certamente non all'altezza del nome dei Montrose. E poi c'è Charlotte, sua cugina: capelli rossi, aggraziata, bravissima a scuola e con un sorriso da Monna Lisa. È lei la prescelta, colei che dalla nascita è stata addestrata per il grande giorno in cui compirà il primo salto nel passato. Charlotte si dà un sacco di arie, ma Gwen proprio non la invidia: sa bene che si tratta di una missione pericolosissima non solo per la sua famiglia ma per l'umanità intera, e da cui potrebbe non esserci ritorno. E non importa se Charlotte non viaggerà sola ma sarà accompagnata da un altro prescelto, Gideon de Villiers, occhi verdi e sorriso sprezzante... Gwen non vorrebbe davvero trovarsi al suo posto. Per nulla al mondo...


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La sala da ballo di Anna Hope
Quando un libro piace non c'è niente da fare! Avevo acquistato La sala da ballo incuriosita per la trama e l'ambientazione. Avevo appena concluso Follia di McGrath e volevo continuare sul tema della pazzia, così quella, anche se un po' più romanzato, mi sembrava la scelta più giusta. Il libro mi è piaciuto tantissimo! La scrittrice alterna punti di vista diversi dando così la possibilità al lettore di poter affrontare questioni differenti: l'eugenetica (grazie ai pensieri del dottore), la malinconia e la povertà (dei pazienti). In un contesto nel quale, chiunque poteva essere rinchiuso in un ospedale psichiatrico solamente per aver rotto il vetro di una finestra, grazie anche alle particolari descrizioni della scrittrice, vengono raccontate le storie di tre personaggi così diversi. E la meraviglia di una grande sala da ballo, dove i pazienti si incontrano per danzare perchè, a detta del dottore, la musica serve ad aiutarli nel loro percorso di guarigione!


Titolo: La sala da ballo
Autore: Anna Hope
Prezzo: € 14,28
Pagine: 395

Inghilterra, 1911. In un manicomio al limitare della brughiera dello Yorkshire, dove uomini e donne vivono separati gli uni dagli altri da alte mura e finestre sbarrate, c’è una sala da ballo grandiosa ed elegante, con tanto di palcoscenico e orchestra. In questo luogo sognante e raffinato, i pazienti si ritrovano una volta alla settimana per danzare: qui hanno la possibilità di sentirsi liberi, di mostrare i sentimenti, di muovere i loro corpi in libertà. I desideri lungamente messi a tacere tornano ad agitare con prepotenza i cuori dei protagonisti. Proprio nella sala da ballo Ella Fay, una giovane operaia ricoverata contro la sua volontà per una crisi isterica, conosce John Mulligan, un uomo dalla sensibilità fuori del comune, che soffre di depressione in seguito a un trauma. Complice del loro incontro è Clem, una paziente affetta da manie suicide, che aiuta Ella a leggere i messaggi di John. A occuparsi di loro c'è il dottor Fuller, un medico ossessionato dall'eugenetica e fermamente convinto che la musica e la danza possano aiutare nella cura delle malattie psichiatriche. Quattro personaggi che intrecciano le loro storie in un affresco originale e carico di significati profondi: i loro dolori e le loro frustrazioni sono anche i nostri, come pure la danza liberatoria, il coraggio di gridare, la voglia di cambiare.


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Miele di Ian McEwan
Avevo altre aspettative per questa storia, la trama sembrava mi portasse verso un po' di azione così da dare il giusto ritmo al libro e invece solo e sempre monotone scene da scrivania! Se pensate di trovarvi davanti una spy story alla 007 o alla Mission Impossible, questo non è il romanzo che fa per voi! Oltre ai personaggi che sono di una noia assurda e che non hanno pensieri interessanti, la narrazione è lenta e prolissa! Ho fatto davvero molta fatica a portare a termine questa lettura, la sera prima di andare a dormire funzionava meglio di un sonnifero! 
Naturalmente leggerò altro di McEwan perchè ne ho solo sentito parlare molto bene, ma Miele è OUT!

Titolo: Miele
Autore: Ian McEwan
Prezzo: € 11,05
Pagine: 351

La prima voce narrante femminile di McEwan dall'epoca di "Espiazione", Serena Frome, è una figlia degli anni Sessanta senza slogan né rivoluzioni, una figlia borghese cresciuta dal padre vescovo entro i confini protetti di una cattedrale, lontana dalle inquietudini politiche e sociali che sferzano la Gran Bretagna dei primi anni Settanta. La sua iniziazione al mondo si compie attraverso un amante maturo, docente di storia e amico personale del ministro dell'Interno, che a Serena insegna ad accostare il giusto vino al giusto cibo e a contemperare la baldanzosa lettura di Solzenicyn con quella approfondita di Churchill, e che, prima di sparire misteriosamente dalla sua vita, le spezza il cuore e le regala un mestiere: un incarico all'MI5. Che cosa possono volere ai piani alti della prestigiosa agenzia d'intelligence britannica da una bionda ragazza di buona famiglia con una mediocre preparazione matematica faticosamente rimediata a Cambridge e una prodigiosa, ancorché superficiale, rapidità di lettura? Farne una pedina nella cosiddetta "guerra fredda culturale": Serena parteciperà all'operazione "Miele", con la quale l'agenzia intende finanziare occultamente scrittori ritenuti affini alla causa dell'Occidente trasformandoli in inconsapevoli agenti della propaganda anticomunista. Il candidato ideale è individuato in Tom Haley, promettente autore di alcuni apprezzati racconti e di qualche articolo critico nei confronti del blocco sovietico.


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Questo mese ho letto anche La stazione dei bagagli smarriti di Ornella De Luca, ma vi parlerò un po' di più di questo libro nel Review Party che ospiterò qui, nel mio blog, il 19 Luglio!

Wednesday, June 27, 2018

La stazione dei bagagli smarriti, Cover Reveal

Buonasera lettori! 
Tra qualche giorno uscirà la recensione dei libri letti a Giugno ma prima di allora vorrei parlarvi del nuovo libro di Ornella De Luca, scrittrice messinese,  il terzo della The Orphanage Series, che sarà disponibile il 4 Luglio su Amazon! Sto leggendo in anteprima il romanzo, che già adoro ed inoltre  parteciperò al Review party, insieme a tanti altri blog! 

Ecco qui di seguito la sinossi de La stazione dei bagagli smarriti!


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Fratello e sorella per la legge. Anime gemelle per i loro cuori.

Daniel Wright vive secondo regole ben precise. 
Sa che ogni mattina deve svegliarsi due ore prima dell'inizio delle lezioni per andare a correre, farsi una doccia, prendere un caffè e attraversare la città grazie ai mezzi pubblici, arrivando al college almeno cinque minuti in anticipo. 
Sa che, finito il turno serale come barman, dormirà al massimo quattro ore prima di ricominciare la giornata ancora una volta. E ancora una volta.
Ogni minuto della sua vita è programmato con precisione chirurgica, e la medicina è proprio la sua vocazione.
Il presente è gestibile, il futuro è organizzabile, ma il passato non si può cambiare. 
É l'unica ferita che Daniel non sa suturare.

Ivory Wright è adrenalina pura. 
Ama viaggiare zaino in spalla, fare bungee jumping, sparare al poligono di tiro e scalare pareti rocciose.
Il brivido causato da ogni attività ad alta tensione l'aiuta a mantenersi in vita, come un defibrillatore che ha il potere di riesumare per un istante la parte di sé ormai morta.
La solitudine, il rifiuto, la povertà, la fame, l'autolesionismo, tutto può essere superato grazie al desiderio di esistere e di lasciare un segno in questo mondo.
Un obiettivo raggiunto grazie a "La stazione dei bagagli smarriti", il locale che ha aperto a New York con tanti sacrifici, un posto magico dove si realizzano i sogni delle persone e si ritrovano i "bagagli smarriti" degli sfortunati viandanti.
Peccato sia proprio la valigia contenente il suo cuore quella che Ivory non riesce a trovare. 
Il bagaglio dimenticato in una stazione deserta, nell'eterna attesa di qualcuno che è partito e non è mai più tornato. L'amore che la sorte le ha donato, che la sorte le ha tolto.

La stazione dei bagagli smarriti è un viaggio tra passato e presente nelle vite dei due protagonisti.
Dall'incontro che li ha resi prima amici e poi fratelli, alla gara contro il tempo per cambiare il corso degli eventi e perdonare infine se stessi.
Ma un testamento milionario, un segreto nascosto per viltà, un gatto pasticcione in cerca dei suoi padroni e una berlina scura appostata dietro l'angolo cambieranno le carte in tavola per sempre.
La stazione dei bagagli smarriti è il terzo volume della serie The orphanage, che segue le vicende di cinque amici, rimasti orfani e cresciuti insieme nella spettrale "Villa Sullivan".



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Qui c'è il link per il preorder su Amazon, vi lascio anche le date e i nomi dei blog che parteciperanno al Review party!





Saturday, June 2, 2018

Le recensioni di Maggio

E' da un po' di tempo che non scrivo sul blog e che in particolare non faccio una review delle letture dell'ultimo mese. Era un triste e monotono Febbraio del 2018 quando avevo da poco finito la sessione invernale e mi preparavo a oziare per qualche giorno prima dell'inizio dei nuovi esami. Diciamo che da allora ho letto poco perchè solitamente quando ho più tempo inizio sempre qualche nuova serie tv e il binge watching è nelle mie vene (Aiutatemi! Ho quasi terminata The 100 in meno di due settimane!)
Scherzi a parte oggi vi voglio parlare dei libri dello scorso mese, buona lettura!








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I NOSTRI ANTENATI di Italo Calvino
Questo è un libro che almeno una volta nella vita bisognerebbe leggere. Italo Calvino ha scritto tre storie diverse raggruppate in seguito in questo unico libro come se fossero una trilogia: Il visconte dimezzato, Il barone rampante, Il cavaliere inesistente. I protagonisti sono accomunati dalla stessa mancanza di qualcosa, una mancanza che caratterizza ogni essere umano e che qui viene messa in evidenza tramite l'allegoria. Si può notare come Calvino abbia parlato soprattutto di temi morali che fanno pensare un po' alla fiabe per bambini, qui l'insegnamento è soggettivo e ogni lettore può trarne quello personale. Storie di insoddisfazione, di isolamento, d'incompletezza e di difficoltà, ambientate in un mondo fantastico. Vediamo così le tre storie, le tre avventure paragonabili alla vita di tutti i giorni, con gli alti e i bassi che ognuno di noi ha sperimentato sulla propria pelle. Il mio racconto preferito era quello de Il Cavaliere inesistente (avevo già letto questa trilogia in passato), ma devo dire che adesso faccio fatica a scegliere il protagonista che più mi è rimasto nel cuore perchè ognuno di loro mi ha lasciato un piccolo insegnamento che mai dimenticherò. 

Titolo: I nostri antenati
Autore: Italo Calvino
Prezzo: € 11,90 
Pagine: 418


Un'armatura vuota animata da uno spirito invisibile che riesce a farsi accettare tra i Paladini di Carlo Magno, un visconte diviso a metà da una palla di cannone che si scinde in una parte buona e in una cattiva, un barone che, per sfuggire a un rimprovero, si rifugia sopra un albero e passa in mezzo agli alti rami tutta la sua esistenza.





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LA RAGAZZA INTERROTTA di Susanna Kaysen
Ero particolarmente attratta da questo libro e avevo grandi aspettative che però non sono riuscita a soddisfare. Il testo è leggero e scritto in modo semplice e leggibile sotto forma di diario dove la protagonista/autrice racconta la sua esperienza in una clinica psichiatrica negli anni '60. Volevo leggere il libro prima di vedere il film con Angelina Jolie e Winona Ryder, per capire cosa mi sarai trovata di fronte ( se fosse un testo alla Follia di McGrath). E forse è proprio questa mia aspettativa che mi ha frenata e mi ha fatto pesare alcune delle pagine scritte dall'autrice. Soprattutto alcuni temi trattati con un po' troppa leggerezza (come quando parla del suicidio) che mi hanno fatto pensare come si sentirebbe una persona che in passato ha avuto problemi del disturbo della personalità o più in generale problemi di depressione a leggere questo libro. E la risposta mi ha lasciata un po' interdetta perchè non consiglierei La ragazza interrotta a chi ha sofferto in passato e non riesce ancora a risollevarsi. Forse una persona con il giusto senso dell'umorismo e con una grande corazza potrebbe leggerlo senza problemi. Nonostante queste mie considerazioni Susanna Kaysen mi è piaciuta per il suo stile diretto, per il flusso di pensieri che caratterizza il suo libro e per l'ultimo capitolo dove parla della pazzia. 


Titolo: La ragazza interrotta
Autore: Susanna Kayser
Prezzo: € 9,00
Pagine: 160


A diciotto anni Susanna Kaysen, dopo una sommaria visita di un medico che non aveva mai visto prima, viene spedita in una clinica psichiatrica, nota per i suoi pazienti famosi (Sylvia Plath, James Taylor e Ray Charles, tra gli altri) e per i metodi all'avanguardia. Vi passerà i due anni successivi e la sua storia, raccontata con tono distaccato, a volte comicamente beffardo e sempre autoironico, riesce nell'impresa di trasmetterci il senso di un'esperienza che in genere può essere compresa soltanto da chi l'ha vissuta.




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ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE E ATTRAVERSO LO SPECCHIO di Lewis Carroll
Alice nel paese delle meraviglie è un libro semplice ma pieno di proverbi, allusioni a personaggi dell'epoca e giochi di parole che ho adorato (nel testo della Newton c'erano le note a piè pagina con la versione inglese). Un testo che chiunque può leggere, dai più piccoli agli adulti in cerca di qualcosa che gli faccia sorridere e ripensare alla nota storia. Naturalmente ho trovato moltissimo del cartone della Disney, con quelle battutine ritmate tra Alice e i vari personaggi che popolano il paese delle meraviglie, così come anche altre scene che non conoscevo. 

Titolo: Alice nel paese delle meraviglie e attraverso lo specchio
Autore: Lewis Carroll
Prezzo: € 3,90
Pagine: 220


A oltre un secolo dalla sua pubblicazione, Alice, come romanzo e come personaggio, conserva ancora intatta tutta la sua freschezza, incantando non solo i più giovani ma anche gli adulti, che nel suo mondo meraviglioso scoprono un altro sé, pronto a sfidare ardui giochi linguistici, entusiasmanti trucchi psicologici, situazioni impossibili che mettono in discussione la realtà e svelano l'irresistibile fascino dell'assurdo. In un romanzo in cui la sospensione dell'incredulità è d'obbligo, il gusto del gioco non può essere dimenticato e va riscoperto con occhi che sappiano guardare al di là del consueto. Perché qui è l'essenza della vita, e forse tra i sogni segreti di tanti c'è proprio la tana di un coniglio bianco in cui perdersi, uno specchio al di là del quale riscoprire la bellezza della vita reale. È letteratura per ragazzi? È un libro da leggere punto e basta. Premessa di Simona Vinci, introduzione e note di Paola Faini. Età di lettura: da 11 anni.









Friday, May 18, 2018

Godless, un western Netflix al femminile


Qualche giorno fa ho deciso di iniziare qualcosa di nuovo sull'orizzonte Netflix, dato che le serie che seguivo erano in pareggio con le varie uscite settimanali. Tra i vari titoli che avevo messo in lista però non c'era nulla che mi attraeva (ancora non sono nel mood giusto per La casa di carta e Lost in Space) così in una delle sezioni suggerite in base ai miei gusti ho visto Godless. Onestamente non avevo sentito parlare di questa miniserie del 2017 così ho guardato il trailer ed ho deciso di iniziarla. 



Quello che ho capito immediatamente dalla prima puntata è che Godless non è una serie da binge watching, cosa che amo tantissimo soprattutto quando mi lasciano con il fiato sospeso, ma una serie che ha bisogno del suo tempo e che deve essere apprezzata proprio per questo motivo. Bisogna avvicinarsi alla storia dei vari personaggi lasciando spazio alla riflessione e all'attenzione per i dettagli inseriti in ogni episodio. 

Per questo ho apprezzato molto Godless. C'è una cura pazzesca a livello tecnico e creativo, al di là della storia in se! La fotografia, curata da Steve Meizer, rende quasi protagonisti i paesaggi stessi e le scene, catturate da angolazioni diverse e ricercate, mi hanno fatto ripensare ai vecchi western e il timbro alla Tarantino (come i primi piano)! Per non parlare dei flashback che ci aiutano a  capire il passato e la caratterizzazione dei personaggi, in bianco e nero per distinguerli  e con certi colori (come il vestito giallo di Alice) che cercano di far riflettere sul perchè di certe azioni. La musica poi, tipicamente da western, e che inizialmente non mi andava a genio, dopo qualche puntata è diventata quasi una ninna nanna prima di andare a dormire, facendomi ripercorrere l'episodio appena visto. 



Ogni puntata ha un tema diverso che affronta e che può benissimo essere attualizzato nella realtà: il ruolo stereotipato della donna e dell'uomo, il razzismo, la vendetta e il perdono. Il ruolo della donna qui viene evidenziato in tutta la sua forza  e indipendenza, ma senza tralasciare la dolcezza e la sensibilità materna. 






La trama è stata quella che ha catturato la mia attenzione all'inizio. 
Un giovane, Roy Goode, tradisce la sua banda di fuorilegge ferendone il leader, suo "padre", Frank Griffin, scappando con il bottino e rifugiandosi dalla vedova Alice Flerthcer. La tenuta della donna si trova vicino alla città di La Belle, gestita principalmente da donne dopo una catastrofe mineraria che ha causato la morte di tutti gli uomini. Lo sceriffo Bll, scoperta l'esistenza del fuggitivo, inizia a cercare la banda di fuorilegge per trovare la verità sul giovane Roy Goode ed evitare che si avvicinino alla città, praticamente vulnerabile. La storia quindi percorre diversi binari: la tranquillità della cittadina di La Belle che inizia a trattare con nuovi gestori della miniera (all'oscuro della presenza del fuggitivo), la ricerca dello sceriffo (e l'accettazione del suo pesante problema agli occhi) e la vicinanza di Roy Goode alla giovane vedova Alice ed al figlio Truckee (che aiuta nell'addomesticamento dei cavalli). 





Godless, serie televisiva in soli sette episodi, è stata creata e diretta da Scott Frank (sceneggiatore di Wolverine e Logan) in collaborazione con Steven Soderbergh, e all'inizio sarebbe dovuta essere un film! Un cast davvero incredibile con Michelle Dockery ( vista in Downton Abbey), Thomas Brodie-Sangster (Il trono di spade), Merritt Wever (The Walking Dead)...










Se volete una serie nuova, con spunti interessati per riflettere, che non sia scontata e con scene tipicamente western, Godless è ciò di cui avete bisogno!






Monday, May 7, 2018

- Review Party: La sposa promessa - Amori e intrighi alla corte dei Tudor

Buongiorno lettori! Oggi ho il piacere di ospitare nel mio blog il Review Party del nuovo libro di Ornella De Luca, scrittrice messinese di cui avete già sentito parlare qui :)
Avevo avuto modo di leggere questo romanzo in anteprima l'anno scorso e come per la maggior parte dei libri di Ornella (amica e adesso anche collaboratrice di Ariadna Servizi Editoriali) sono rimasta particolarmente impressionata da quest'ultimo suo scritto perchè di uno dei miei generi preferiti e ambientato in uno dei luoghi che vorrei visitare!


La sposa promessa - Amori e intrighi alla corte dei Tudor infatti è un romanzo storico ambientato in Scozia, precisamente ad Edimburgo nel 1561. Un giovane parroco viene convocato al carcere di Greyfriars per offrire l’estrema unzione a una detenuta, poco prima dell’esecuzione della condanna a morte fissata per la mattina seguente. La donna, ormai fuori di sé dal dolore, accetta di raccontare al confessore la sua vita e l’origine della colpa che l’ha condotta in quella sudicia cella. 
Contea di Dunvegan, febbraio 1560: Eithne ha diciassette anni, è l’unica figlia del laird del clan MacLeod e sulle sue spalle pesano grandi aspettative, anche se lei non sembra esserne del tutto consapevole. Il suo destino è di andare in sposa a un ricco highlander scelto dal padre, ma a ostacolare questa unione c’è il legame con Alastair, lo stalliere del castello, suo compagno di giochi sin dall’infanzia.

Una straordinaria catena di eventi porta Eithne a prendere in fretta decisioni che segnano il destino del suo clan e di tutta la Scozia: la zia, Lady Maighread Douglas, la coinvolge in un complotto ai danni dei nobili cattolici del regno, in un periodo drammatico che minaccia di sfociare in una guerra civile. Eithne deve quindi scegliere se salvare se stessa e l’uomo che ama, oppure il destino del clan MacLeod. I due giovani innamorati, costretti dalle circostanze, organizzano una fuga per scampare alla vendetta di Erinna, la madre di Eithne. Ma cosa sono disposti a sacrificare per restare insieme? 


Essendo una grande fan di Diana Gabaldon e del suo Outlander, avevo il timore di non riuscire a leggere null'altro che fosse ambientato in Scozia nel passato. Avevo paura del paragone che avrei fatto leggendo La Sposa promessa! Invece mi sono dovuta ricredere perchè sono riuscita ad immergermi nelle pagine di Ornella sentendomi a "casa". In un luogo così familiare con il cuore in tumulto perchè riconoscevo l'ambientazione e l'umorismo Scozzese! La scrittrice è riuscita  perfettamente a descrivere la bellezza e la natura selvaggia delle Highlander con maestria e precisione! 


La storia inoltre è un intreccio di eventi, tra presente e passato, dove la protagonista Eithne racconta gli eventi accaduti al padre confessore che l'hanno condotta in carcere. Così vediamo le gesta di altri personaggi, alcuni amati altri un po' meno! Come Alastair, il giovane stalliere, amico d'infanzia della protagonista, simpatico e molto coraggioso, o la dolce zia Maihread. Il tutto condito dalla giusta dose di passione, intrighi, violenze e soprattutto molti colpi di scena! 
Un romanzo ben scritto dove gli avvenimenti sono narranti con gran trasporto: nella prima parte troverete un ritmo un po' più lento dovuto alla sofferenza di Eithne e alla confusione del giovane parroco circa la sua colpevolezza, mentre la seconda parte avrà un ritmo più incalzante dove vi troverete incollati alle pagine del libro pur di sapere come va a finire!
Se volete immergervi in una lettura emozionante che vi lascerà più di quello che vi sarete mai aspettati, questo è il libro che fa per voi!
Troverete La sposa promessa su Amazon!




















Wednesday, March 14, 2018

Undici minuti di Paulo Coelho

Sopraffatta da impegni universitari e lavorativi vari, non sono più riuscita a realizzare la video review che volevo tanto far uscire, la settimana scorsa, sulle letture di Febbraio. In più avevo promesso che avrei anche inserito un commento dell'ultimo libro letto, senza svelarvi il titolo. Dopo vari tentennamenti  alla fine vi ho comunicato, nel mio account instagram, che la lettura che stavo per terminare era "Undici minuti" di Paulo Coelho. 
Spero più in la di riuscire a gestire meglio i vari impegni e far rientrare nel mio plan giornaliero/mensile anche il mio canale youtube ( che ahimè ancora devo creare!). 

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UNDICI MINUTI di Paulo Coelho
“L'amore non sta nell'altro, ma dentro noi stessi. Siamo noi che lo risvegliamo. Ma, perché questo accada, abbiamo bisogno dell'altro. L'universo ha senso solo quando abbiamo qualcuno con cui condividere le nostre emozioni.”

Undici minuti è uno di quei libri sempre rimasti nello scaffale a prender polvere perchè da ragazzina  i miei mi avevano sconsigliato la sua lettura, non adatta alla mia età. Ho avuto quindi una sorta di timore credendo che li dentro avrei trovato dei temi davvero "pornografici" o addirittura che ne sarei rimasta traumatizzata a vita! Paulo Coelho poi è stato uno degli scrittori che più mi è piaciuti da liceale, quindi questo era il libro che di lui mi mancava! 
All'età di 26 anni ho deciso che era il momento per dare una chance al libro "scottante" della mia infanzia. Forse le aspettative che avevo erano davvero troppo alte e mi dispiace dover dire che questo libro non mi è proprio, per nulla, piaciuto! A parte le pagine di diario scritte dalla protagonista che mi sono sembrate più realistiche e mature rispetto al quadro che lo scrittore da di Maria.
Andando con ordine. 
Il libro parla di una ragazza brasiliana, Maria, che in un viaggio in solitaria a Rio de Janeiro incontra in spiaggia un uomo che la incanta con la speranza di una nuova vita a Ginevra come modella. Ma nella città Svizzera non troverà quello che sperava di ottenere. Così deciderà di prender la via più semplice per ottenere tanti soldi:  comincerà a prostituirsi in un locale notturno. La protagonista secondo me non ha carattere, ha dei pensieri davvero egoistici anche quando parla della sua famiglia e della voglia che ha di ritornare al suo paese e portare le ricchezze ottenute. Quello che davvero le importa, inizialmente, è far fortuna e far vedere agli altri che ci è riuscita. E' una ragazza davvero disincantata sotto tutti i punti di vista, la sua considerazione sull'amore è davvero puerile. E' proprio quando riesce davvero ad ammettere a se stessa che ha intrapreso la strada della prostituzione solamente per fare un'esperienza nuova e non per necessità che comincia ad ingranare il romanzo ed ed entriamo in una sorta di suo rituale lavorativo. Maria così  cerca di capire realmente cosa significhi amare e farsi amare, ed arriva a considerare l'atto stesso sessuale una sorta di "soddisfazione" solamente fisica che dura 11 minuti. Ma cerca di andare oltre, di diventare la "maestra", la "confidente" e di entrare in contatto con l'anima di quegli sconosciuti, dei suoi clienti arrivando a scoprire anche dei suoi lati che non conosceva. Fino a quando non incontrerà il pittore Ralf Hart, che ho amato alla follia, che vede in lei una "luce" diversa e  che le mostrerà davvero che cosa significhi "amare". 
Come ho già detto avrei preferito più pagine di diario, che si trovano alla fine di ogni capitolo, perchè più profonde rispetto al resto. Maria proprio lì parla a cuore aperto.



Titolo: Undici minuti

Autore: Paulo Coelho

Prezzo: 15,30 

Pagine: 260

"Undici minuti" racconta la storia di Maria, una giovane ragazza brasiliana che, seguendo il miraggio di una vita più facile, si trasferisce da Rio de Janeiro in Europa, a Ginevra. Qui, dopo il tentativo di lavorare come modella, comincia a esercitare la prostituzione e, dagli incontri con i suoi clienti, sviluppa la sua particolare conoscenza del mondo. Gli undici minuti del titolo, il limitato arco di tempo che Maria dedica a ciascun uomo, diventano quindi lo strumento attraverso il quale la ragazza entra in contatto con l'anima degli sconosciuti che incontra. E sarà proprio uno di questi uomini, il pittore Ralf Hart, ad aprirle le porte di una nuova consapevolezza.



Thursday, March 1, 2018

- Le recensioni di Febbraio -


Siamo giunti già a Marzo e così alla seconda recensione di fine/inizio mese. 
In questo caso i libri che ho letto a Febbraio, che sono quattro ed hanno trattato il tema dell’amore in tutte le sue sfaccettature più ampie, e che onestamente non mi hanno delusa affatto! Ho già in mente i titoli che mi faranno compagnia a Marzo. Il tema che affronterò sarà il ruolo della donna nella società. 
In questi giorni ci saranno molte novità, come vi avevo già anticipato, il 7 Marzo infatti darò avvio al mio canale Youtube con il primo video Review delle letture di Febbraio, perciò queste che troverete adesso saranno delle recensioni brevi, mentre nel video troverete dei concetti più approfonditi e scoprirete anche l’ultima lettura del mese! Quindi vi consiglio di seguire il mio account instagram per rimanere sempre aggiornati sulle ultime novità!
Inoltre ho intenzione di fare grandi cambiamenti anche al mio blog, modificando nome e layout, rendendolo più semplice, interattivo ed inserendo una newsletter con le novità editoriali e/o contest aperti dalle varie case editrici! 
Ma adesso non voglio dilungarmi di più, quindi eccovi le recensioni dei libri di Febbraio a tema “amore”, inserite in base alla mia preferenza che coincide con l’ordine di lettura di questo mese!!!


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LA LETTERA SCARLATTA  di Nathaniel Hawthorne
“Ovunque ci siano un cuore e una mente, i malanni del corpo si tingono delle loro particolarità.”

La Lettera scarlatta di Nathaniel Hawthorne è un classico della letteratura statunitense pubblicato nel 1850 ed ambientato proprio nel nuovo continente, in una Boston puritana caratterizzata da una grande severità morale. Proprio qui la protagonista Hester darà alla luce una bambina, Pearl, nonostante si sappia che il marito non sia mai arrivato nel New England e che quindi lei sia una vedova, adultera. Vi ritroverete così nelle prime pagine del romanzo quasi al fianco di Hester sul patibolo nel quale dovrà scontare la sua condanna per adulterio con appuntata al petto una lettera “A” scarlatta (rossa) che dovrà seguirla per tutta la vita. La giovane non rivelerà il nome del padre della piccola Pearl e così lo verremmo a sapere direttamente dalle pagine del romanzo grazie all’indagine del marito di Hester ( che vissuto a lungo con i Pellerossa cambierà nome per la vergogna ) e la confessione poi dell’uomo. 
All’inizio ero molto entusiasta, infatti i primi capitoli sono quelli che mi sono piaciuti di più, poi però ho avuto difficoltà nell’appassionarmi completmente alla storia: ho trovato a volte quasi troppo lunghi e noiosi i passi dove la protagonista descrive la figlia Pearl come un folletto che saltella e che non somiglia per niente agli altri bambini, o quando Hester compie quei lunghi sproloqui sulla sua vicenda vergognosa. Per fortuna gli ultimi capitoli e l’epilogo stesso non mi hanno delusa, ho trovato finalmente quella drammaticità che cercavo nel testo di Hawthorne e mi sono immedesimata molto di più nei pensieri/stati d’animo dell’amante di Hester! 

Titolo: La lettera scarlatta

Autore: Daniel Hawthorne

Prezzo: € 5,70 ( ibs.it )

Pagine: 338

Ambientato nel New England puritano nel XVII secolo, il romanzo racconta la storia di Hester Prynne, una donna che, dopo aver dato alla luce una bimba, frutto di una relazione adulterina, rifiuta di rivelare chi è il padre e lotta per crearsi una nuova vita di pentimento e dignità. La lettera scarlatta è la A che per punizione ogni adultera deve portare cucita sul petto e che "marchia" in modo indelebile le azioni e la coscienza della protagonista, stretta in un patologico triangolo con il marito e con l'antico seduttore in un crescendo di tensione, sofferenza, angoscia.



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CINDER (Cronache Lunari) di Marissa Meyer 
“Anche nel futuro le storie cominciano con C’era una volta…”

Cinder è il primo libro delle Cronache Lunari, una serie molto amata in America dove le fiabe classiche sono rivisitate in chiave fantascientifica. Qui la protagonista è una cyborg che lavora come meccanico a Nuova Pechino sotto le grinfie della matrigna e delle due sorellastre! Una ragazza dalla personalità affascinante, forte e testarda, niente a che vedere con la sua omonima che non chiede nulla e non combatte per la sua libertà! Ambientato in un futuro dove cibori e droidi sono ormai cittadini a tutti gli effetti, il mondo è formato da un’unione di tutti gli Stati ( 26 anni dopo il quarto conflitto mondiale) tormentati dalla peste e la Luna è un vero e proprio paese autonomo, la storia di Cinder si intreccerà con quella del principe azzurro, Kai. 
All’inizio ero un po’ scettica, credevo di ritrovarmi davanti l’ennesima serie fantasy senza una morale o insegnamento, ma ho comunque dato una chance al primo libro che non mi ha delusa! Sono rimasta affascinata da questo nuovo mondo fiabesco/fantascientifico e in futuro comprerò il secondo volume per curiosità e per sapere come si intreccerà la storia di Cinder, che non mi è dispiaciuta, con quella di Scarlet, giovane contadina francese costretta ad abbandonare la sua fattoria per ritrovare la nonna, scomparsa senza lasciare traccia. 
La scrittura è molto scorrevole e piacevole, consiglio questa serie alle giovani ragazze che ancora non hanno mai letto nulla del genere e a chi come me è sempre stata affascinata dalle favole e dalle storie tradizionali! 

Titolo: Cinder ( Cronache lunari #1) 

Autore: Marissa Meyer

Prezzo: €14,45 ( ibs.it

Pagine: 394


Cinder è abituata alle occhiate sprezzanti che la sua matrigna e la gente riservano ai cyborg come lei, e non importa quanto sia brava come meccanico al mercato settimanale di Nuova Pechino o quanto cerchi di adeguarsi alle regole. Proprio per questo lo sguardo attento del Principe Kai, il primo sguardo gentile e senza accuse, la getta nello sconcerto. Può un cyborg innamorarsi di un principe? E se Kai sapesse cosa Cinder è veramente, le dedicherebbe ancora tante attenzioni? Il destino dei due si intreccerà fin troppo presto con i piani della splendida e malvagia Regina della Luna, in una corsa per salvare il mondo dall'orribile epidemia che lo devasta. Cinder, Cenerentola del futuro, sarà combattuta tra il desiderio per una storia impossibile e la necessità di conquistare una vita migliore. Fino a un'inevitabile quanto dolorosa resa dei conti con il proprio oscuro passato.









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UN GIORNO SOLO, TUTTA LA VITA di Alyson Richman 
“Così ti fa sentire il bacio dell’uomo che ami? Fuoco e fiamme, colore di porpora, indaco, rosso, bluastro come il sangue nelle vene prima che incontri l’aria.” 

Questo libro è stato scelto come lettura per il Just Book Club di cui faccio parte. 
Un romanzo che arriva dritto al cuore: commovente, romantico, dolce, a tratti molto triste… 
Un giorno solo, tutta la vita è un libro ispirato alle vere storie di vittime e superstiti dell’Olocausto. Non è un romanzo d’amore sdolcinato ma un inno alla forza dei ricordi e alla resistenza dell’animo umano. La storia di un primo amore, quello tra Lenka e Josef, due ebrei, iniziato a Praga prima dell’occupazione nazista… 
Ci ritroviamo così spettatori dei loro sguardi, della dolcezza dei loro pensieri da giovani innamorati, nel riconoscimento di ciò che sarebbe potuto succedere con l’ingresso dei tedeschi nella loro città. La consapevolezza che di li a poco sarebbero dovuti andar via. 
Quella narrato da Alyson Richman è un amore eterno che non crolla dinnanzi alle leggi razziali, alla fuga di Josef e la sua famiglia verso l’America, ai campi di concentramento dove Lenka testerà il suo animo. Un romanzo intenso che ricostruisce la vita degli ebrei a Praga, prima e durante l’occupazione nazista, fino al campo di Terezin, l’unico campo dove l’arte fu tollerata e utilizzata dagli internati come resistenza attiva/passiva per combattere quell’atrocità! La scrittrice si ispira a dei fatti realmente accaduti senza cadere nella banalità e senza raccontare la solita storia alla quale siamo abituati! 
Avrei preferito un prologo ed un epilogo più lungo! 
Ma comunque è un libro da rileggere e consigliare! 

Titolo: Un giorno solo, tutta la vita 

Autore: Alyson Richman 

Prezzo: € 9,72 ( ibs.it

Pagine: 342 

Questa storia inizia a New York nel 2000, quando, alle nozze del nipote, Joseph Kohn scorge tra gli invitati una donna dall'aria familiare. Gli occhi azzurro ghiaccio, l'ombra di un tatuaggio sotto la manica. Il presentimento gli toglie il respiro. Le chiede di mostrargli il braccio; non importa se è scortese, lui deve sapere. La certezza è lì, sulla pelle: sei numeri blu, accanto a un piccolo neo che lui non ha mai dimenticato. E allora le dice: "Lenka, sono io. Joseph. Tuo marito". Perché questa storia, in realtà, inizia a Praga nel 1939. Lenka e Joseph sono due studenti ebrei, si conoscono poco prima dello scoppio della guerra, si innamorano, diventano marito e moglie per lo spazio di una notte. Il giorno dopo, al momento di fuggire negli Stati Uniti Lenka decide di restare, perché non ci sono biglietti a sufficienza per la sua famiglia. Si separano con la promessa di ricongiungersi al più presto, ma Lenka finisce in un campo di concentramento. In mezzo all'orrore, fa ciò di cui è capace, dipingere, unico modo per dare colore a ciò che è privato di luce, per dare forma a ciò che non si può descrivere. Mentre Joseph, in America, si specializza in ostetricia: solo aiutare a dare la vita gli consente di non farsi trascinare a fondo dalle voci di chi non c'è più. Quando ormai si crederanno perduti per sempre, ci sarà un nuovo inizio per entrambi.



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FOLLIA di Patrick McGrath 
“La storia di Stella Raphael è una delle più tristi che io conosca. Stella era una donna profondamente frustrata, che subì le prevedibili conseguenze di una lunga negazione e crollò di fronte a una tentazione improvvisa e soverchiante. Come se non bastasse, era una romantica.” 

Ho amato questo libro, dall’inizio alla fine, senza avere mai tentennamenti o ripensamenti. E’ come se fossi entrata nella mente di Stella, nella mente del paziente, e la avessi giudicata anche io come lo psichiatra che racconta la storia. Mi sono ritrovata all’interno di un manicomio criminale in stile Shutter Island ( e qui gli amanti del genere potranno capirmi), dove la relazione sentimentale cupa e tormentata mi hanno ricordato molto Anna Karenina e il Grande Gatsby! In questo libro non vi troverete a leggere frasi sdolcinate da Baci Perugina ma scene molto fori e sempre filtrate attraverso l’ottica della voce natante ( una cosa che ho amato alla “follia”), lo psichiatra che tiene in cura Edgar Stark, il criminale condannato per uxoricidio. 
Ho provato un senso di smarrimento quando ho terminato la lettura di questo libro. McGrath è riuscito a creare un’atmosfera così inquietante tale da scuotermi e farmi innamorare del genere e della sua penna! 
Ho letto Follia in due giorni, staccandomi da quelle pagine a malincuore solamente per lavorare e per dormire! 
Consigliato a pienissimi voti! 

Titolo: Follia 

Autore: Patrick McGrath 

Prezzo: € 15 ( ibs.it

Pagine: 254 


Inghilterra, 1959. Dall’interno di un tetro manicomio criminale vittoriano uno psichiatra comincia a esporre, con apparente distacco, il caso clinico più perturbante che abbia incontrato nella sua carriera - la passione letale fra Stella Raphael, moglie di un altro psichiatra dell’ospedale, e Edgar Stark, un artista detenuto per un uxoricidio particolarmente efferato. E’ una vicenda cupa e tormentosa, che fin dalle prime righe esercita su di noi una malia talmente forte da risultare quasi incomprensibile - finché lentamente non ne affiorano le ragioni nascoste.